Elettronica ed elettrotecnica, mercato in calo. Busetto: “Servono incentivi duraturi e un Piano per Building 4.0 e Casa 4.0”
“La situazione del mercato, per l’industria tecnologica italiana, in questo ultimo anno è diventata grave, drammatica. Il fatturato complessivo è in frenata rispetto all’ultimo biennio, mancano gli investimenti per l’incertezza dello scenario generale, e la politica deve sostenere in modo efficace l’attività delle nostre imprese”, taglia corto Giuliano Busetto, il presidente di Federazione ANIE, l’organizzazione che rappresenta le aziende elettroniche ed elettrotecniche italiane, che fa il punto della situazione e del mercato.
La principale critica che gli imprenditori e i manager dell’hi-tech rivolgono alla politica nazionale riguarda la mancanza di progettualità, il fatto che le varie misure a sostegno delle imprese – come il Piano Industria 4.0, iperammortamento e via dicendo – abbiano sempre il fiato corto di una annualità, al massimo una e mezza.
In queste settimane di fine anno l’attenzione degli imprenditori è tutta rivolta alla prossima Legge di Bilancio 2020, la cui ultima bozza contiene delle misure a sostegno delle aziende, come quella per il nuovo credito d’imposta, che da chi guida le imprese vengono giudicate parziali e non sufficienti.
Motore dell’industria hi-tech in frenata
E il rallentamento dell’attività evidenziato nella seconda metà del 2018 si conferma anche nel primo semestre dell’anno in corso: nel primo semestre del 2019, il 43% delle imprese segnala una crescita del fatturato totale nel confronto con il primo semestre del 2018, per il 38% delle aziende si rileva invece un calo (è la quota negativa più alta dall’inizio della rilevazione nel 2017). “Le imprese continuano a confrontarsi con le incognite imposte da uno scenario in rallentamento”, sottolinea Busetto: “non va dimenticato che nei settori ANIE l’Italia è il secondo Hub industriale in Europa, dopo la Germania. Occorre accelerare le misure anticicliche partendo dai fattori competitivi che creano più alto valore aggiunto”.
In questo quadro, secondo i vertici di ANIE, deve anche continuare il sostegno (innanzitutto finanziario) agli 8 Competence center nazionali e ai Digital innovation hub sparsi sul territorio.
“Un Piano per il Building 4.0 e la Casa 4.0”
Busetto lancia poi la proposta di “un Piano per il Building 4.0 e la Casa 4.0”, perché, fa notare il manager che guida anche la compagine di Siemens Italia dedicata alle Digital Industries, ed è vicepresidente del Made, il Competence center sviluppato con il Politecnico di Milano, “quella dell’edilizia evoluta dal punto di vista tecnologico e della domotica all’avanguardia sono tra le principali nuove frontiere dell’innovazione applicata alla vita e al lavoro di tutti i giorni”.
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