Con la primavera potrebbe tornare il Superammortamento
La mini-Ires? Troppo complicata. L’addio al superammortamento? Un errore. Il Governo sembrerebbe tornare sui suoi passi riconoscendo quelli che sono stati unanimemente considerati i punti deboli della scorsa Legge di Bilancio e ponendovi immediatamente rimedio. Questo è quanto si apprende da due articoli pubblicati nel corso del week end da Il Sole 24 Ore a firma di Marco Mobili e Gianni Trovati: indiscrezioni alle quali abbiamo poi trovato riscontro visionando una bozza del documento.
Il ritorno del Superammortamento
Per quanto riguarda il superammortamento, le indiscrezioni riportate dal quotidiano di Confindustria prevedono un ritorno della misura di incentivo – presumibilmente al 130% – per gli investimenti in beni strumentali fino a 2,5 milioni di euro effettuati dal 1° aprile al 31 dicembre.
Resterebbero sempre escluse autovetture, immobili e attrezzature con coefficienti di ammortamento inferiori a 6,5%. Una misura questa chiesta a gran voce da tutte le organizzazioni di imprese, dal momento che la sua “sostituta”, la cosiddetta mini-Ires, viene unanimemente considerata troppo complessa e poco conveniente.
Un “ritocco” anche per la Nuova Sabatini
Novità in vista anche per la Nuova Sabatini, appena rifinanziata dalla Legge di Bilancio. La misura, denominata “Sabatini quater”, eliminerebbe il tetto massimo di due milioni per gli investimenti ammessi per ogni impresa. Sarebbero inoltre eliminati i controlli preventivi, sostituiti da autodichiarazioni. Allo studio anche l’ipotesi di erogare il contributo in un’unica soluzione anziché in sei rate.
Tra gli altri provvedimenti allo studio, la proroga del Credito d’imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo anche al periodo 2021-2023.
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