I 4 fattori fondamentali per fare innovazione: investimenti, ricerca, formazione e cambiamento culturale delle persone
Per un’industria, e un mondo, più smart, più efficienti e moderni, con meno inquinamento e meno sprechi di risorse, servono innanzitutto 4 fattori essenziali: investimenti e risorse finanziarie; attività di ricerca e sviluppo; una formazione al passo con i tempi e con le nuove tecnologie. E, quarto elemento ma non ultimo per importanza, anzi, alla base di tutto il sistema, una svolta e un’apertura ‘culturale’ delle persone, proprio nei confronti del cambiamento e del nuovo che avanza. Per cambiare, sembra evidente ma non lo è, bisogna essere innanzitutto disposti a farlo.
L’ennesima conferma di questa teoria è arrivata non da biologi o naturalisti, ma dai manager, docenti, politici e innovatori che nei giorni scorsi si sono ritrovati e confrontati al World Manufacturing Forum 2019 di Cernobbio, questa volta incentrato sull’aspetto ‘umano’ della trasformazione digitale.
Heijs fa notare che green economy, economia circolare e rivoluzione dell’Industria 4.0 “hanno un legame strettissimo tra loro, perché la Digital transformation fornisce gli strumenti per ridurre gli sprechi e l’impatto inquinante della produzione”.
Per fare tutto ciò “servono ovviamente investimenti, ma anche politiche adeguate di Ricerca e sviluppo, per realizzare nuovi strumenti e soluzioni che permettano di raggiungere concretamente gli obiettivi”. E poi il tassello fondamentale delle risorse umane: “il cambiamento in corso va accompagnato e seguito da grandi programmi per la formazione e lo sviluppo di nuove skill”.
Vincere la tecnofobia con la conoscenza
Secondo Esther Lynch, vice segretario generale della Federazione dei sindacati europei, i lavoratori temono la crescente automazione delle aziende innanzitutto in 2 casi: “se non sono, e non sono stati, preparati al cambiamento; e quindi lo conoscono poco, hanno paure preconcette e lo vedono come una minaccia. Per questo è importante un lavoro, anche nelle aziende, di conoscenza e consapevolezza nei confronti dell’innovazione, e delle sue reali prospettive”.
La ‘contaminazione’ necessaria
Una ‘contaminazione’, tra ambiti diversi, ma complementari, indispensabile per una crescita proficua e non ‘disruptive’. “L’innovazione si crea con l’intersezione di diverse risorse e forze in grado di portare nuove idee, soluzioni concrete e cambiamento”, come rileva James Heppelmann, presidente e amministratore delegato di PTC.
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