Pubblicata la Relazione 2017 del Garante per le Micro-PMI
E’ stata recentemente pubblicata la Relazione del Garante per le Micro‐PMI La relazione analizza molteplici aspetti importanti e strategici per porre le condizioni per lo sviluppo delle Micro-PMI
Di seguito si riportano alcuni estratti della Relazione coordinata dal Garante per le Micro‐PMI con particolare attenzione a quelli connessi alla digitalizzazione delle imprese.
Le sfide da affrontare nei prossimi anni saranno molteplici e riguarderanno in particolar modo:
- la necessità di rendere sistemico il salto tecnologico già avviato da molte imprese, anche di piccola dimensione;
- la formazione di nuove competenze ‐ molte delle quali al momento nemmeno prefigurabili ‐ in un mercato del lavoro che sarà caratterizzato, a seguito della crescente automazione e collaborazione uomo‐macchina, dalla trasformazione delle professionalità richieste, con un incremento della domanda di lavoratori high skill e la conseguente necessità di riqualificare un ingente numero di lavoratori a rischio di esclusione dai processi produttivi;
- l’importanza dei dati, come nuovo driver di sviluppo accompagnato da una crescente dematerializzazione dei fattori produttivi
- la necessità di coniugare innovazione e sostenibilità al fine di operare la transizione del sistema industriale verso il modello circolare e la decarbonizzazione.
Le Raccomandazioni del Garante per le Micro‐PMI
Le raccomandazioni del Garante elencate di seguito scaturiscono dall’analisi del contesto produttivo, delle politiche adottate e dei primi risultati conseguiti, con lo scopo di migliorare l’intervento pubblico a sostegno delle Micro‐PMI nel nostro Paese.
Adozione e diffusione di nuove tecnologie
- Rendere strutturale il credito di imposta sulle spese in R&S (in scadenza al 2020), semplificarne l’accesso per le micro e piccole imprese superando l’approccio esclusivamente incrementale.
- Rendere strutturale il sostegno fiscale agli investimenti in nuovi beni strumentali innovativi.
- Modificare l’iper ammortamento, attualmente a sostegno prevalentemente degli investimenti in macchinari, prevedendo una premialità per l’innovazione data‐driven dei processi produttivi in chiave 4.0.
- Introdurre una misura di semplice e immediato accesso per sostenere le attività di innovazione delle imprese di piccole dimensioni, favorendo, tra gli altri, gli investimenti nel campo del software strumentale alla trasformazione 4.0.
- Elaborare una strategia sulla cyber security dedicata alle PMI.
- Promuovere strumenti a sostegno delle innovazioni nelle micro e piccole imprese sotto forma di voucher per le spese in cyber security o in infrastrutture di cloud computing e big data, nonché voucher volti a introdurre in azienda competenze manageriali di elevata specializzazione nei processi produttivi 4.0.
- Dare continuità operativa alle misure di sostegno alle PMI ‐ già introdotte dal MISE ‐ per la valorizzazione economica dei brevetti, dei disegni e dei marchi. Semplificare, introducendo un regime a forfait, l’accesso al Patent Box per le PMI.
Promozione di ecosistemi di innovazione collaborativa
- Finanziare e rendere operativi i Competence Center al fine di ampliare l’offerta di servizi di trasferimento tecnologico e intercettare attraverso gli stessi i fondi europei sulla ricerca e in ambito digitale, anche in raccordo con i Digital Innovation Hubs
- Rafforzare e monitorare l’azione di coordinamento dei Competence Center e dei Digital Innovation Hub con le diverse Istituzioni già esistenti (Parchi scientifici, Incubatori certificati e non, UTT, etc.) per ampliare l’offerta di servizi dedicati alle PMI.
- Potenziare gli Uffici di Trasferimento Tecnologico (UTT) e favorire la formazione orizzontale del personale degli UTT su Trasferimento Tecnologico e soft skills.
Sviluppo delle competenze
- Dare continuità temporale al credito d’imposta per la formazione e prevedere aliquote agevolative applicate in misura inversamente correlata alle dimensioni aziendali.
- Rafforzare il ruolo degli ITS e il ruolo della formazione terziaria professionalizzante nell’organizzazione di corsi di formazione per lavoratori con competenze elevate a disposizione del mercato.
- Rafforzare i legami tra le piccole e le medie imprese e le scuole di istruzione superiore per promuovere l’innovazione.